Da Ramoino, a Sarola, il teatro si fa in cantina

“Cantina in scena”. Vino, teatro e musica sono gli ingredienti di un ciclo di incontri in programma nella Cantina Ramoino a Sarola (Chiusavecchia). Il vino è coltura e cultura nello stesso tempo, racchiude in una botte, una bottiglia, un bicchiere il sapere di generazioni e i sapori di un territorio. Ovvio, quindi, che le cantine siano sempre più luogo di cultura, non solo perchè il succo d’uva diventa vino, ma anche come luoghi per letture, presentazioni di libri e, perchè no, teatro.
Nasce così “Cantina in Scena”, una rassegna teatrale dedicata, sera dopo sera, ad uno dei grandi vini liguri prodotti dall’Azienda Agricola Ramoino a Sarola, frazione di Chiusavecchia, entroterra di Imperia. Il format è semplice: prima la cena, poi lo spettacolo in cantina. Il programma prevede, alle 19,45, la cena nel ristorante della famiglia Ramoino con  antipasto, secondo, dolce e vino, e poi, alle 21,45, il teatro in cantina.

 

IL PROGRAMMA

 

Giovedì 4 Luglio “Il vino e suo figlio”, di e con Enrico Bonavera, liberamente tratto da “Il navigatore del Diluvio” di Mario Brelich, protagonista sarà il Vermentino.
LO SPETTACOLO.   All’età di cinquecento anni, Noè, che sino allora non aveva avuto figli, genera a breve distanza Sem, Cam e Iafet. Poco dopo Dio lo chiamerà per rivelargli un segreto e proporgli un «patto»: l’umanità è condannata a perire nel diluvio, salvo lui e i suoi figli. Ma perché Dio si rivolge proprio a Noè? E qual è il fine di questo «compromesso»? Quale vantaggio trae Dio dal diluvio? Il Diluvio è uno di quei momenti critici fra il Dio biblico e l’uomo, uno di quei momenti in cui Dio decide di scrollarsi dalla sua sonnolente onniscienza per regolare in nuovi termini i suoi rapporti con l’umanità. Noè segna il primo di questi «patti»: un amaro accordo che sigilla il definitivo allontanarsi dell’uomo dal Paradiso, attraverso una sorta di iniziazione a rovescio, che si compie nell’arca, nel «fecondo stato di morte della tomba galleggiante». Ma anche l’uomo ha le sue malizie: alla fine, scoprendo il vino, l’indecenza e l’ubriachezza, Noè risponderà alla divina perfidia tenendo fermo al ricordo di quella «ebbrezza dell’essere» che darà al Signore nuove complicazioni con l’umanità…
L’ARTISTA. Enrico Bonavera è oggi l’Arlecchino ufficiale del Piccolo Teatro di Milano.
Allievo “di bottega” di Ferruccio Soleri, con alle spalle una formazione nell’ambito del teatro di ricerca – ha collaborato con l’Odin Teatret di Eugenio Barba – svolge da ormai tre decenni la sua attività di attore di prosa e insegnante di teatro. Oltre al Piccolo Teatro di Milano – con cui è stato dal 1987 al 1990 e successivamente dal 2000 ad oggi  interpretando i ruoli di Brighella ed Arlecchino nel “mitico” Arlecchino servitore di due padroni, e con il quale ha praticamente girato tutto il mondo. Ha lavorato con Teatri Stabili, Compagnie private e Cooperative, tra cui il Teatro Stabile del Veneto, il Teatro di Genova, il Teatro Carcano di Milano, il Teatro della Tosse e il Teatro dell’Archivolto di Genova, il TAG Teatro di Venezia e La Piccionaia – I Carrara di Vicenza. Come attore di prosa, è stato diretto da Strehler, Lassalle, Scaparro, Sciaccaluga, Amelio, Battistoni, Soleri, Bosetti, Conte, Gallione, Crivelli, Kerbrat, Calder, Emiliani, Friedel, Hertnagl, Maifredi, Boso, Damasco, Zecca, Bongiovanni. Come regista ha diretto allestimenti per La Piccionaia di Vicenza, lo Studium Actoris di Fredrikstad (No), il Tang Shu wing Theatre Studio (Hong Kong), il Teatro Excelsior  di Bucarest. Nel 1996 è stato premiato al Festival di Borgio Verezzi, come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione di Arlecchino ne I due gemelli veneziani di Goldoni, regia di G. Emiliani. Nel 2007, al Festival “Mantova Capitale Europea dello spettacolo”, è stato insignito del prestigioso “Arlecchino d’oro”.

 

Sabato 26 Luglio concerto con Giovanni Sardo al violino e Sergio Scappini alla fisarmonica in “Un insolito duo”, protagonista il Rossese di Dolceacqua.
LO SPETTACOLO. Nino Rota: Amarcord; Sergio Scappini: Musica di celluloide; Astor Piazzolla: Celebri tanghi e milonghe; George Bizet: Fantasia sulla Carmen; Giacomo Puccini: Trittico.
GLI ARTISTI.
Giovanni Sardo. Prima ancora di terminare gli studi inizia a collaborare con diverse orchestre e gruppi cameristici girando l’Italia e la Francia. Inizia poi a intraprendere il ruolo da solista affrontando le pagine dei più importanti concerti barocchi da Vivaldi a Bach specializzandosi nel repertorio barocco anche attraverso gruppi cameristici. (Le Stagioni di Vivaldi, I Concerti Grossi di Corelli, i Concerti Brandeburghesi e i Concerti in La min. e Mi Magg. di J.S. Bach). All’ottavo anno di studi vince l’audizione per l’Orchestra Giovanile Italiana, ricoprendo anche il ruolo di prima parte collaborando con grandi Direttori e Solisti del calibro di Penderecski, Inbal, Accardo e inizia a girare l’Europa nei più importanti teatri. Ed è di quegli anni l’incisione del primo disco dell’O.G.I. con Accardo solista e Penderecki direttore nella prima registrazione italiana del Concerto per Violino e Orchestra dello stesso Direttore. Dopo aver vinto diverse audizioni per contratti a tempo determinato in varie orchestre (Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Regionale Toscana, Teatro Comunale di Treviso, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Accademia Musicale Fiorentina, Orchestra Sinfonica di Sanremo), vince il Concorso per Violino Concertino e di Fila del Teatro Verdi di Trieste. Suona stabilmente dal 1999 come Duo di Imperia col Fisarmonicista Sergio Scappini e con la Camerata Musicale Ligure coi quali ha inciso diversi dischi (Rossiniana, Da Brahms a Piazzolla, Viaggio in Italia e di prossima uscita nel 2011 Assolo in Duo). Suona su un violino italiano di fine ‘700 copia di un G. B. Guadagnini del 1737. E’ fondatore e preparatore dell’Orchestra Giovanile del Ponente Ligure – LIGEIA e Presidente dell’Unione Cattolica Artisti Italiani di Roma.
Sergio Scappini. E’  uno degli interpreti e virtuosi della fisarmonica più apprezzati a livello mondiale. Titolare della prima cattedra di fisarmonica in Italia, presso il conservatorio “Gioachino Rossini” di Pesaro, attualmente è ordinario presso il conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Collabora con prestigiose formazioni tra cui: l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano Orchestra Sinfonica di Sanremo, Orchestra “G. Cantelli” di Milano, Orchestra da camera della Svizzera Italiana, Orchestra della Radio della Svizzera Italiana, Orchestra da camera Città di Pavia, Ensemble Edgar Varèse, Quartetto Elfran, Solisti di Milano, Orchestra Reunion cumbre, Ensemble Scaligero. Ha svolto un’intensa attività come solista, camerista e con orchestra presso importanti stagioni concertistiche in rilevanti sedi: Teatro alla Scala, Piccolo Teatro, Teatro Lirico, Teatro delle Erbe-Foro Bonaparte, Auditorium “G.Verdi”, Museo della Scala di Milano; N. Piccinni di Bari; Politeama Greco di Lecce; Pontificio Istituto di musica sacra di Roma; auditorium F. Alfano di Sanremo; Teatro Regio di Parma; Piccolo Regio di Torino; Ambasciata d’Italia di Stoccolma; Consolato di Lvov (Ucraina), Istituto di cultura di Stoccolma (Svezia), Timisoara (Romania) e Rabat (Marocco), Dipartimento della Cultura musicale Elvetica; Glasbena Matica di Trieste, Conservatori di Barcellona, Lleyda, Malaga, Cuenca, Ourense (Spagna), di Tjanin (Cina), di Kosice (Repubblica Ceca), di Pola (Jugoslavia), di Francoforte, di Novara, Bolzano, Foggia, Como, Lyceum, Agimus etc.
E’ vincitore del concorso per fisarmonicista di palcoscenico del Teatro alla Scala di Milano.

 

Venerdì 6 Settembre
Teatro Canzone, di e con Eugenio Ripepi e Simone Mazzone, protagonista sarà il Pigato.
LO SPETTACOLO. Che cos’è il Teatro-Canzone? Davvero si può limitare a una semplice alternanza di parole e musica sul palcoscenico? Oppure è qualcosa di più? Lo si scoprirà in questo viaggio avventuroso e divertente, dai primi cimenti dei Caffè-Concerto a Ettore Petrolini, dalle canzoni popolari dei Gufi a Enzo Jannacci, dai ragazzi del Derby a Gaber e Luporini e Gian Piero Alloisio, tra ieri e oggi. E poi si camminerà in una canzone che non è solo canzone, con Domenico Modugno, Piero Ciampi, Fabrizio De Andrè, Francesco Guccini, Simone Cristicchi, Alessandro Mannarino…
GLI ARTISTI. Eugenio Ripepi ha conseguito un diploma di attore di prosa presso la Scuola del Teatro Stabile del Veneto,una laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, una laurea specialistica in Scienze dello Spettacolo, ed è dottore di ricerca in Arti, Spettacolo e Nuove Tecnologie all’Università di Genova, cultore della materia di Storia del Teatro. Ha pubblicato i libri : “La Canzone Teatrale di Piero Ciampi”, Edizioni Zem, in cui figurano ampi contributi originali di Gino Paoli, Enrico De Angelis, Gian Piero Alloisio, Nada, Giuseppe De Grassi, Gian Maria Testa, Max Manfredi, Pino Pavone, Arnaldo Bagnasco; “Scritti in festa per Eugenio Buonaccorsi”, (AA.VV. a cura di Eugenio Ripepi), Edizioni Zem, prefato da Gino Paoli; “La drammaturgia musicale-teatrale di Gian Piero Alloisio” in “Teatro e teatralità a Genova e in Liguria”, (AA.VV. a cura di Federica Natta), Edizioni di Pagina; “Il carnet del carnefice”, prefato da Vittorio Coletti, Atene Edizioni, componimenti poetici in rima; “Eredi del punto su tele di carne”, Ennepilibri, prefato da Giuseppe Conte, componimenti poetici in rima, insignito del Premio Speciale Città di Reggio Calabria; “La luce scalza”, componimenti poetici in rima, prefato da Mario Stefani. Ha pubblicato l’album musicale “La buccia del buio” (Bollettino/CNI), prodotto da Milo Durante; dell’album ha scritto testi e musiche e curato la produzione artistica, affidando la sezione ritmica del disco a Ellade Bandini (Fabrizio De Andrè, Francesco Guccini, Paolo Conte), Marco Fadda (Ivano Fossati, Eugenio Finardi), Luca Scansani (Enzo Jannacci, Ivan Graziani).
Simone Mazzone. Si è diplomato brillantemente al Conservatorio “Paganini” di Genova sotto la guida di José Scanu. Si è perfezionato con Guido Margaria e Matteo Mela. Ha partecipato in qualità di allievo effettivo alle Master Class di Giovanni Puddu, Nello Alessi, David Russel, Lorenzo Micheli. Come solista ha vinto i concorsi “Rovere d’oro” di S.Bartolomeo al mare e “Pasquale Taraffo” di Genova. Suona nella Camerata Musicale Ligure dalla sua costituzione, con la quale ha partecipato a tutte le manifestazioni.
Agli studi classici ha affiancato lo studio della chitarra moderna frequentando con profitto il corso RLS di Donato Begotti all’Accademia del Suono di Milano. Ha studiato chitarra jazz con Mario Petracca ed attualmente con Alessio Menconi. Ha al suo attivo collaborazioni nel campo della musica leggera; dal 2001 fa parte del complesso Sottosuono, specializzato nella riproposizione della musica dei Beatles e dei Beach Boys. Suona la chitarra acustica nel trio TRIQuetro. Ha partecipato alla registrazione del disco di esordio del cantautore Eugenio Ripepi “La buccia del buio” al fianco, tra gli altri, di Ellade Bandini alla batteria (De André), Marco Fadda alle percussioni (Fossati), Matteo Scansani al basso (Ivan Graziani).



Il costo delle singole serate è di 40 euro a persona, con in omaggio una bottiglia, con dedica, del vino della serata. PRENOTAZIONE INDISPENSABILE: 333.678.1228 | 0183.52646 fabiana@ramoinovini.com Dress code informale, sono graditi accessori del colore del vino della serata. Azienda Agricola Ramoino Via XX Settembre, Sarola (IM) Tel. 0183.52646 Dove Arte, Cultura e Convivialità si incontrano.

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