San Lorenzo: da Pieve di Teco al mondo

Una storia di successo basata sulle eccellenze, liguri in primo luogo, ma anche nazionali.

San Lorenzo, uno dei colossi delle vendite con consegne a domicilio, base a Pieve di Teco, Valle Arroscia, da 35 anni porta nelle case degli italiani (ma anche di tedeschi, francesi e altri cittadini europei) olio extra vergine di oliva, salse, conserve, ma anche paste secche e fresche, formaggi, specialità gastronomiche regionali, vini italiani, dolci: insomma, un vero hub delle eccellenze italiane.  Una storia cominciata nel 1984 a Diano Arentino, quando la famiglia piemontese Vezza, dal 1924 attiva nelle vendite agroalimentari porta a porta in Piemonte, decide di allargare la propria attività aprendo, a Diano Arentino, la San Lorenzo. L’intenzione è quella di distribui-re olio extra vergine e prodotti liguri (sono gli anni in cui l’olio extra vergine torna ad avere il suo posto a tavola) agli italiani. Una scommessa vinta, al punto che oggi l’azienda, trasferitasi prima ad Imperia e poi, nei primi Anni 2000, a Pieve di Teco, dà lavoro a 150 persone, tra magazzino, commerciale e logistica, per un giro d’affari di oltre 20 milioni di euro, non scalfito (per fortuna) dalla pandemia. 

Il nostro modello di business, da anni fatto di ordini telefonici, rapporti diretti e internet, ha dimostrato in questo momento difficile di fare la differenza. Il nostro cliente ha confermato la fiducia nei nostri prodotti, nella nostra capacità di scegliere e proporre eccellenze”, racconta Ernesto Zodda, amministratore delegato di San Lorenzo. Del resto basta entrare nel grande cortile che accoglie il visitatore per rendersi conto della cura, della professionalità, dell’amore per il territorio. 

Gli antichi casolari in pietra, quasi il proseguimento dei muretti a secco della Valle Arroscia, sono diventati uffici e centro direzionale, sotto lo stabilimento dove si imbottigliano gli olii, da quelli Bio a quelli di Taggiasca (parte della produzione, quella ligure, rientra nella Dop Riviera di Ponente), dagli extra vergini italiani a quelli aromatizzati.  A seguire le celle frigo, dove si conservano e si lavorano i formaggi, le carni, il pesce fresco, le paste fresche. Insomma, un grande hub del gusto italiano, dove la tecnologia serve per la conservazione delle materie prime, certo, ma anche per la distribuzione.

Una visita nello stabilimento porta anche ad alcune sorprese. 

La cantina, ad esempio. Una ricca, ricchissima proposta enologica di grande qualità. Vini piemontesi, veneti, toscani, liguri, che possono arrivare a casa con ricarichi veramente minimi, giusto il prezzo di spedizione. E sulla logistica (e non solo) San Lorenzo è anche all’avanguardia per la tutela ambientale. Al di là della sua ricca linea di prodotti Bio, infatti, le confezioni che arrivano nelle case italiane ed europee garantiscono “l’incolumità” di bottiglie e vasetti con una sorta di “polistirolo” realizzato non con polimeri plastici, ma bensì con materiali derivanti dal mais, riciclabili al 100 per cento. Insomma, mangiare bene, con prodotti di qualità, non costa di più. E si aiuta anche il pianeta.

Stefano Pezzini

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