Una stella al museo della ceramica

Fortemente voluto dalla Fondazione De Mari, nel dicembre del 2014 ha aperto i battenti il Museo della Ceramica di Savona, struttura che da questa primavera riserva ai suoi visitatori anche una sorpresa gastronomica di altissimo livello: il Ristorante Bino.

Il museo racchiude la testimonianza di una tradizione che da 6 secoli fa delle Albissole e di Savona uno dei più antichi e importanti centri produttivi del Mediterraneo. La sede è il quattrocentesco palazzo del Monte di Pietà oggetto di un sapiente restauro,  curato dallo Studio di Architettura Armellino & Poggio, dallo Studio di Architettura Fallucca e dall’Architetto Marco Ricchebono, che già di per sé, non può lasciare indifferenti i visitatori. Le soluzioni adottate hanno permesso di armonizzare le parti storiche con nuovi elementi in acciaio e vetro. Il risultato è originale e allo stesso tempo non interferisce con la storicità dell’edificio che, anzi, viene ancor di più valorizzata. Il Museo si sviluppa su 4 livelli e la visita comincia al secondo piano dedicato alle ceramiche dal XV al XVII secolo tra cui spicca il corredo dell’Antica Spezieria della Farmacia Cavanna di Genova. Al terzo piano ecco  vasi provenienti dall’Ospedale San Paolo e opere che illustrano l’aggiornarsi della produzione  dei primi decenni del XX secolo tra art déco, razionalismo e futurismo. Qui si trova anche la parte espositiva dedicata agli artisti che hanno frequentato le fornaci albisolesi nella seconda metà del novecento. Opere di Jorn, Lam, Capogrossi, Treccani, Carlè solo per citare i più famosi, accompagnano il visitatore fino all’imponente Albero di Kaki di Maria Galfrè che mette in comunicazione con il quarto piano. L’open space che qui accoglie il visitatore è dedicato alle tendenze più recenti  della ceramica con opere di artisti e designer di fama internazionale come Getulio Alviani, El Anatsui, Bili Bidjocka, Alberto Garutti, Yona Friedman, Martí Guixé, Corrado Levi, Adrian Paci, Michelangelo Pistoletto, Franco Raggi, Luca Vitone e molti altri.Si scende quindi al primo piano dove ci si immerge nelle ceramiche in uso nella tradizione e soprattuto quelle dedicate alla Madonna di Misericordia, patrona della Città di Savona, apparsa nel 1536 nella valle del Santuario e oggetto di devozione popolare tramandata fino ai giorni nostri. Conclude la visita la scenografica Quadrisfera: difficile spiegare le emozioni che questo caledoscopio tecnologico di suoni ed immagini può lasciare anche al visitatore meno attento. Dal giorno dell’apertura il Museo della Ceramica è diventato uno dei simboli della rinascita culturale savonese ed è stata creata la Fondazione Museo della Ceramica di Savona che vede la partecipazione, oltre che della Fondazione Agostino De Mari, di Comune di Savona, Camera di Commercio delle Riviere Liguri e dei Comuni di Albissola Marina e Albisola Superiore.

Si è dato così il via ad un percorso di sviluppo che ha portato tra l’altro alla grande novità del 2020 con l’apertura del Ristorante Bino. Il progetto prevedeva di rendere il Museo vivo e aperto: un polo di attrazione a tutto tondo. Ed ecco l’idea di affiancare al museo un luogo dove trascorrere il tempo immersi nell’arte. Il piano terreno del palazzo ha goduto di un’imponente opera di restauro e al suo interno sono sorti un ristorante, un bookshop ed una sala espositiva multimediale. Rimaneva solo da trovare chi potesse raccogliere questa sfida ed ecco arrivare sulla scena Giuse Ricchebuono, chef stellato Michelin da ormai quasi 20 anni. E’ solo una coincidenza che il patron del Ristorante Vescovado di Noli venga ad aprire proprio di fronte alla casa del Vescovo di Savona.  Dopo aver rilevato lo scorso anno la gestione  dello storico Ristorante Nazionale di Noli l’opportunità di avere un ristorante in centro città non lo ha lasciato indifferente. Ed ecco che a febbraio, subito prima del lockdown, apre il Bino. Un nome fortemente voluto dallo Chef (anche contro i consigli degli esperti di marketing) dedicato all’appellativo con cui veniva chiamato il padre. La filosofia è necessariamente diversa: siamo in centro e bisogna soddisfare le esigenze sia di una clientela cittadina per un pranzo veloce, sia dei turisti che vengono a visitare il museo. Bino vi accoglie in un ambiente dal design moderno, vivace, confortevole e stimolante all’insegna della qualità e dello stile made in Italy, ma con un concept di respiro contemporaneo e internazionale. Grazie alla collocazione privilegiata all’interno del Museo della Ceramica, nella zona di ingresso del ristorante è stata collocata la grande opera di Agenore Fabbri “La Nascita della Ceramica” appena restaurata. Il locale può ospitare eventi, esposizioni, attività artistiche e culturali, oltre a eventi di interesse e di prestigio in cui la cucina e la cultura del cibo siano i protagonisti. Il menù va al di là dei confini territoriali liguri e nazionali, lasciando ampio spazio a incursioni in altre culture in grado di offrire suggestioni creative e innovative, per contaminazioni che possano rendere interessante o giocoso anche il piatto apparentemente più semplice. Trovate così il Ceviche di pescato del giorno con pesche, datterino e coriandoli, i Tacos di focaccia, gamberi, maionese agli agrumi e avocado o il Tataki di tonno con caponata di melanzane e salsa di mandorle. Noi abbiamo apprezzato il Tentacolo di Polpo, bietole aglio, olio e peperoncino che ci ha veramente deliziato. Le radici liguri trovano spazio tra i primi con i Gnocchi di patate con zucchette Trombette, Pescatrice e terra di olive taggiasche.  La cantina, curata da Martina Ricchebuono, è in continua evoluzione e privilegia etichette di vini naturali e biodinamici, provenienti da un’accurata selezione di produttori italiani e stranieri. Nel mese di luglio 2020 sono cominciati gli incontri serali al Museo con conferenze a cura di Tiziana Casapietra, direttrice del Museo della Ceramica, durante i quali si accede alle sale espositive a prezzo ridotto e si conclude la visita con una degustazione presso il Bino. Un primo passo dopo il lockdown per il rilancio in grande stile delle attività del museo.

RISTORANTE BINO

Via Aonzo, 31r – 17100 Savona – Italy – Tel. +39 019 5281 517 – bino@ricchebuonochef.it

IL MUSEO DELLA CERAMICA

Il Museo della Ceramica si inserisce nel MUSA, il circuito dei Musei di Savona che comprende il Museo d’Arte di Palazzo Gavotti che ospita la Pinacoteca Civica e le opere della collezione Milani/Cardazzo e il Polo Museale della Fortezza Priamar con gli spazi espositivi del Civico Museo Archeologico e le collezioni del Museo Sandro Pertini e Renata Cuneo lasciate in dono alla città dai due illustri savonesi.

Orari Museo della Ceramica

Al momento gli orari del museo sono ridotti al fine settimana ma vi invitiamo a verificare gli aggiornamenti sul sito musa.savona.it/museodellaceramica/ 

  • Venerdì 10.00 – 13.30   15.30 – 23.00
  • Sabato 10.00 – 13.30   15.30 – 18.30
  • Domenica 10.00 – 13.30

Come arrivare

Il Museo è raggiungibile in circa 10 minuti di automobile dall’uscita autostradale di Albisola, seguendo le indicazioni verso il centro della città. I parcheggi pubblici a pagamento più vicini al Museo sono Piazza del Popolo, Piazza Mameli, Priamar – Corso Mazzini e Parcheggio dell’Arsenale. Il Museo si può raggiungere facilmente anche in treno. Dalla stazione FS di Savona ci vogliono circa 15 minuti a piedi procedendo in direzione del centro storico cittadino. L’aeroporto più vicino è a Genova: Aeroporto Internazionale Cristoforo Colombo.

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