I tesori della Valle Arroscia

Il Torrente Arroscia nasce dalle alture del Passo della Guardia a oltre 2.000 metri e solca tutta la vallata, percorre quasi 40 chilometri per poi unirsi al torrente Neva e creare il fiume Centa che si getta nel Mar Ligure ad Albenga.  Sul suo corso si snoda la Valle Arroscia, ultimo lembo di Liguria  e passaggio obbligato per raggiungere il Piemonte. Risalendo la vallata partendo da Ortovero per arrivare al Col di Nava si capisce subito che nel corso dei secoli questa è stata una delle principali vie di comunicazione tra la Liguria e il Piemonte. Il primo tratto presenta una dolce salita e, mano a mano, il paesaggio cambia. Arrivati a Pieve di Teco la salita si fa più dura e in pochi minuti si può arrivare a Col di Nava e scendere ad Ormea,  oppure salire fino a Monesi e da qui percorrere l’Antica Via del Sale fino a Limone Piemonte tra le maestose montagne delle Alpi Liguri.  L’Alta Valle Arroscia conserva un ambiente tra i meglio preservati di tutta la Liguria e qui è possibile ammirare una natura incontaminata: la faggeta del bosco di Rezzo, i larici del Bosco delle Navette, le spettacolari cascate dell’Arroscia. Non mancano peculiarità artistiche come la splendida strada che attraversa Pieve di Teco e i suoi portici.  Pieve di Teco, storia e tradizioni, ma anche natura; basta osservare la strada che porta al borgo per capire la bellezza della Valle Arroscia, tra distese di vigneti e uliveti, che fanno del vino e dell’olio alcuni dei prodotti dell’eccellenza enogastronomica locale.

Qui, i profumi della cucina mediterranea sono ormai lontani. Sui tracciati della secolare transumanza agricola e pastorale, viaggiano sapori diversi, nati dall’unione delle popolazioni della montagna ligure, del Cuneese e delle valli occitane: piatti semplici, veloci da preparare, riconoscibili nella tipica “cucina bianca” per il colore predominante dei suoi prodotti: farinacei, latticini, patate, porri, aglio, rape. Soprattutto sapidi e profumatissimi formaggi che prendono origine dalle praterie d’alta quota, come la toma di pecora brigasca o la ricotta fermentata (bruss).

Su questa strada le eccellenze enogastronomiche non si contano. Per i vini si parte dalla zona del Pigato per salire fino a Pornassio dove uno dei pochi vini rossi liguri, l’Ormeasco, sta vivendo un momento di grande rinascita.

Poco prima dell’inizio della vallata, a Ortovero, troviamo la sede dei Viticoltori Ingauni che raccoglie le uve di oltre 200 conferitori di cui la maggior parte sparsi proprio lungo la Valle Arroscia fino al comune di Pornassio. E così al Pigato, che rappresenta il 60% della produzione, vengono affiancati Granaccia, Vermentino e soprattutto Ormeasco. Negli ultimi anni i Viticoltori Ingauni sono stati tra i “motori” della rinascita dei vini liguri sia per l’importante ruolo nell’ambito della Rete di Imprese ViteInRiviera sia per la dinamicità commerciale che lanciato le Bollicine Liguri di cui parliamo in altro articolo. Per maggior info Viticoltori Ingauni, Via Roma 3 17037, Ortovero (Sv) Web site www.viticotoriingauni.it info@viticoltoriingauni.it  Tel. 0182 547127.

Poche centinaia di metri e, sempre ad Ortovero troviamo la Cantina Durin. Parte delle vigne dell’azienda si sviluppano infatti in aree impervie e frazionate in vari territori della Valle Arroscia. Ed è proprio in questi piccoli appezzamenti strappati alla terra grazie alla tenacia e al sudore dell’uomo, che nascono i vini che a Durin piace definire estremi: vini rossi, bianchi, rosati, spumanti, passiti e grappe. Le sue wine experience sono un vero must: vi porteranno in visita ai vigneti terrazzati con una mitica Land Rover 4×4 o a degustare lo spumante Basura con un Aperitivo nelle Grotte di Toirano. Per info e prenotazioni: Durin, Via roma 202, Ortovero web site: www.durin.it – email info@durin.it t- el. 0182547007.

Poco meno di 10 km  ed eccoci a Ranzo, la vera e propria porta della Vallata, ed entriamo nella provincia di Imperia. Ranzo è un piccolo borgo di poco più di 500 anime suddiviso in una manciata di borgate. Abbandonando la strada principale e salendo sulla destra troviamo la Cantina Deperi in Frazione Canneto. Da sempre legata alla tradizione agricola locale, la famiglia Deperi coltiva la passione per la vite e per l’olivo già dai primi decenni dell’800.

La voglia di concretizzare il sogno degli antenati prende forma nel 2004 con l’entusiasmo di Paolo che, sostenuto dal padre PierLuigi e dallo zio Mauro decide di costruire una moderna cantina attrezzata con tecnologie all’avanguardia, in costante rinnovamento. La prima bottiglia di Pigato Deperi nasce nel 2008 che poi viene affiancato dall’Ormeasco e Vermentino. Anche Deperi è uno dei protagonisti del movimento delle bollicine liguri di cui Demoro ci parla in altro articolo. Nelle cantine del castello di Rezzo, di proprietà della famiglia, riposa il “Metodo Classico” Deperi di uva Pigato. Alla base del castello sono inoltre stati impiantati vigneti di Ormeasco, il cui vitigno fu storicamente imposto a Rezzo dai Marchesi di Clavesana sul finire del 1200. Per maggiori info: Az. Agricola Paolo Deperi, Fraz. Caneto, 2 – 18020 Ranzo (IM)Tel.: 345 8499732 (Andrea) Web site: www.deperi.eu – info@deperi.eu.

Ritornando sulla strada principale eccoci a Vessalico, sede del presidio Slow Food dell’Aglio. La tradizione è antichissima e negli ultimi vent’anni ha avuto un’esplosione grazie alla Cooperativa A Resta che, ottenendo nel 2002 il primo Presidio Slow Food in Liguria, diede l’avvio alla rinascita dell’Aglio di Vessalico. È un aglio bianco equilibrato, leggero e gentile che talvolta presenta leggere striature violacee dovuto al terreno in cui è coltivato.  Utilizzato dai più famosi chef stellati appunto per la sua “gentilezza” è tra gli ingredienti indispensabili per ottenere il vero Pesto alla Genovese e i sui spicchi sono utilizzati durante il Campionato Mondiale del Pesto al Mortaio organizzato ogni due anni a Genova. Nella tradizione locale inoltre è l’ingrediente principale dell’Aiè, una salsa stuzzicante che riporta alla mente le agliate medioevali. La raccolta avviene nel mese di giugno in maniera che le tipiche “Reste” siano pronte per l’attesissima Fiera dell’Aglio di Vessalico che si svolge tutti gli anni il 2 Luglio (se cade di domenica la festa viene spostata al sabato). Per maggiori info Soc. Coop. Agricola A Resta. Fraz. Lanzari 15, Vessalico. Web site: www.vessaglio.it – Email: info@vessagllio.it Tel. 3356079126.

Ancora qualche minuto, la strada comincia ad essere più impervia, ed eccoci a Pieve di Teco, il centro nevralgico della vallata. Qui arriva anche la Valle Impero che sale da Imperia e l’antico borgo era uno snodo cruciale per lo smistamento delle merci. Acciughe e sale da Albenga e Imperia verso il Piemonte, vino e grano con percorso inverso. Oggi Pieve di Teco è un piccolo borgo diventato meta di turismo consapevole e curioso che giunge qui per vedere il centro storico con i sui caratteristici portici ben curati, ma soprattutto per acquistare prodotti di altissima qualità come il Bruss, sorta di ricotta fermentata che caratterizza le Alpi Liguri, il pane dei forni pievesi e negli ultimi anni soprattutto il vino. Pieve di Teco è insieme a Pornassio la zona di produzione del DOCG  Ormeasco di Pornassio. E qui hanno sede alcune delle cantine più prestigiose della Liguria.

Casa Lupi, da poco entrata nell’orbita di Peq Agri, si trova proprio all’inizio del centro storico del borgo. L’Ormeasco, a cui si affiancano il Pigato e il Vermentino, da qui parte per i mercati di tutto il mondo. Se vi capita di vedere Sleeper, il film Hollywoodiano con protagonisti Brad Pitt ed il nostro Vittorio Gassman, non vi meravigliate se nella scena finale si pasteggia con un Vermentino della Cantina Lupi. Per maggiori info: www.casalupi.it, Corso Mazzini 9,Tel. 0183.36973.

Altra cantina da non perdere è la Tenuta Maffone: nata da poco più di 10 anni ha saputo in poco tempo salire agli onori della cronaca con importanti riconoscimenti ottenuti alla Douja d’Or di Asti, al Mondiale des Vis Extremes 2019. Sono entrati nelle Five Star Wines 2021 di Vinitaly il loro Pigato Superiore Giuanò 2017 e la Granaccia 2018 ambedue DOC della Riviera Ligure di Ponente. I titolari Eliana e Bruno sono disponibili a visite nei vigneti ed ad organizzare degustazioni nella sala allestita presso la cantina in Fraz. Acquetico e nel punto vendita posizionato proprio all’inizio dei portici. Per info: www.tenutamaffone.it, Tel. 339.6582592.

Salendo verso Armo ecco la Cascina Nirasca. L’Azienda è di recente costituzione, grazie alla passione di Gabriele Maglio e Marco Temesio che dopo aver maturato un’esperienza decennale nel settore, hanno deciso di intraprendere questa nuova avventura, producendo i Vini DOC della Liguria di Ponente. Quasi 3,5 ettari di vigneto, tra proprietà e affitto, sono supportati da una cantina attrezzata: ciò  permette il controllo di tutta la filiera produttiva: vigneto, vinificazione, confezionamento, qualità, che stanno alla base di un’azienda vitivinicola moderna. La produzione comprende l’Ormeasco di Pornassio, il Vermentino Riviera Ligure di Ponente, il Pigato, l’Ormeasco Superiore, lo Sciac-trà ed il Senso. Per Info: Cascina Nirasca Via Alpi, 3 Frazione Nirasca 18026 Pieve di Teco – Web site www.cascinanirasca.com – Email  info@cascinanirasca.com Tel. 335 5809589.

Segnaliamo inoltre Belgrano Liguria Olive che nella sua sede produce le migliori specialità liguri da portarsi a casa: Pesto (con o senza aglio), bruschetta mediterranea, Crema di Pomodori secchi, Olio Extravergine aromatizzati fra i quali vi consigliamo vivamente quello al Basilico. Il Pesto di Belgrano ha ottenuto la certificazione Bio: significa che per la produzione vengono utilizzati Olio EVO, Basilico Genovese DOP, Parmigiano Reggiano DOP e Aglio di Vessalico tutti provenienti da Agricolutura Biologica Certificata (Belgrano srl, Strada Provinciale 6, Pieve di Teco – Web Site: www. belgranoliguriaolive.it  – e mail: info@belgranoliguriaolive.it – Tel.0183.36194).

Salendo ancora sulla strada principale arriviamo a Pornassio, culla dell’Ormeasco. Il comune è composto da frazioni fra cui quella di Col di Nava, l’ultimo borgo ligure prima di entrare in Piemonte. Da sempre la storia di Nava è legata alla viabilità e al transito del passo e da questo valico passa tuttora la direttrice principale di collegamento tra il Ponente Ligure e il Piemonte. La sua importanza strategica nel corso dei secoli è testimoniata dai Forti di Nava: ben 5 strutture, alcune visitabili, costruite in epoche diverse per controllare il passo. Il Forte Centrale, posto sulla vetta del Colle di Nava è ancora oggi conservato in ottime condizioni ed è visitabile. Sono molto caratteristici i due fossati con i due ponti, un tempo ponti levatoi.  In questo luogo sono tre i prodotti di eccellenza da non perdere: la lavanda, il miele e i ravioli. Il Colle di Nava vanta una lunga tradizione nella coltivazione e nella distillazione della lavanda chiamata “lavanda Coldinava“. Ogni anno la prima domenica di luglio è dedicata alla Festa della Lavanda. Il clima quasi alpino favorisce l’allevamento delle api che nelle loro arnie producono un miele dal sapore eccezionale e attraversando il paese si possono incontrare numerosi negozi che vendono il gustoso nettare.

Abbiamo ricordato i ravioli perché qui dal 2000 ha sede il Pastificio Fratelli Porro ed il loro spaccio aziendale. Un pastificio di montagna che utilizza solo prodotti 100% naturali come verdure fresche, patate, uova di galline allevate a terra, carni nostrane, olio extra vergine di oliva e ingredienti di prima scelta. Il legame con il territorio  è sottolineato da alcuni prodotti tipici della Cucina Bianca, così chiamata per la sua peculiarità acromatica, data dai suoi principali ingredienti: farinacei, latticini, patate, porri, aglio, rape, gherigli, castagne e prodotti spontanei raccolti sui sentieri locali. Trovate i prodotti della Fratelli Porro nei punti vendita della grande distribuzione, nei negozi di alimentari, nelle gastronomie, nelle piccole botteghe di paese ed è presente anche all’interno di Eataly, la prestigiosa catena dedicata al cibo.

La famiglia Porro gestisce inoltre il Rifugio Bar Risotrante La Terza situato a 2050 m s.l.m. in prossimita del monte Saccarello, sul tratto dell’Alta Via dei Monti Liguri e dell’Antica Via del Sale. Un luogo magico di alta montagna con vista mare dove praticare trekking a piede e cavallo, mountain bike e naturalmente degustare la pasta fresca e la gastronomia dei Fratelli Porro. Per maggiori Info: Via Nazionale, 48 – 18024 Pornassio Tel. 0183.325052. web site:www.fratelliporro.it, Email: info@fratelliporro.it.

Ma come abbiamo detto siamo nella culla dell’Ormeasco. Da Acquetico prendete la deviazione per Monesi e in località Ponti troverete la Cantina Fontanacota. I vignaioli Fabio e Marina Berta hanno deciso di trasformare una tradizione famigliare antica, indirizzata ad una produzione per amici e parenti, in una moderna cantina da più di 30.000 bottiglie all’anno. Da oltre un ventennio i suoi vini hanno ottenuto riconoscimenti nei più prestigiosi premi internazionali come le Medaglie d’Oro a Mondial des Vins Extremes o la citazione nella guida del Gambero Rosso con 3 Bicchieri.  Le vigne sono posizionate a Pornassio per l’Ormeasco e in Val Prino, località Fontanacota, per Vermentino, Pigato, Granaccia e Rossese.  Sul sito www.fontanacota.it è attivo l’e-shop aziendale ed è possibile ordinare con semplicità tutta la produzione della cantina con spese di spedizione gratuite per ordini superiore alle 6 bottiglie. Per info: Tel. 333 980 7442 – info@fontanacota.it – Strada Provinciale, 137 – Pornassio IM. 

Concludiamo il nostro tour delle cantine con  Guglierame che ha sede nell’antico castello di Pornassio, con prodotti caratterizzanti totalmente il territorio e capaci di una longevità pluridecennale.  La famiglia Guglierame si può considerare una dei “padri” dell’Ormesco e l’intera offerta  è concentrata su questo vino con tre etichette: Ormeasco D.O.C, Ormeasco Superiore D.O.C. e Ormeasco Sciac-Trà, vino naturalmente rosato, da servire leggermente fresco, ottenuto vinificando con il tradizionale metodo sciac-trà le uve del vitigno Ormeasco.  Da qualche mese anche la Cantina Guglierame è stata acquisita da Peq Agri che grazie a Cascina Praiè e Lupi è diventata protagonista del rilancio del vino ligure. Per maggiori info: Az. Vitivinicola Guglierame, Via Castello 4, Pornassio – Web site www.ormeasco-guglierame.it – Email: mail@ormeasco-guglierame.it Tel. 3475696718.

L’EXPO DELLA VALLE ARROSCIA

Un territorio che parte a pochi km dal mare e arriva in prossimità delle vette delle Alpi Liguri, ricco di storia e bellezze architettoniche; di prati e boschi; di percorsi e sentieri; di eccellenze agroalimentari, attività di produzione e trasformazione di materie prime locali, imprese artigianali ed aziende industriali, ristoranti e strutture ricettive. Il tutto in mezzo alla natura, dove si respira ancora l’aria del mare. Pieve di Teco e gli altri Comuni della Alta Valle Arroscia, tutti in provincia di Imperia, rappresentano da sempre un’importante realtà produttiva della Liguria e un fondamentale snodo tra la costa, la zona alpina e il vicino Piemonte. Pochi km ed eccoci ad Albenga o in Val Tanaro. L’Expo della Valle Arroscia, giunta all’ottava edizione, è una straordinaria vetrina di questo ampio e variegato comprensorio: Pieve di Teco, Aquila d’Arroscia, Armo, Borghetto d’Arroscia, Cosio, Mendatica, Montegrosso, Pornassio, Ranzo, Rezzo, Vessalico e Cesio, quest’ultimo posto a cavallo tra la Valle Arroscia e la Valle Impero. Senza dimenticare il Parco Naturale Alpi Liguri, che comprende buona parte di questo comprensorio e, a sua volta, protagonista dell’evento, che resta uno dei pochi previsti tra estate e autunno nel nostro favoloso entroterra. Nelll’edizione 2021 di Expo Valle Arroscia è stata dedicata particolare attenzione a uno dei suoi prodotti principe, l’Ormeasco, tipico di queste zone, con una serie di iniziative dedicate alla memoria di Gabriele Boscetto, ex senatore e presidente della Provincia, scomparso di recente. Per l’occasione è stato invitato uno dei massimi esperti italiani, Paolo Massobrio, con appuntamenti riservati sia ai produttori (sono una ventina le cantine che producono l’Ormeasco) che agli addetti ai lavori e al pubblico. Il centro storico di Pieve di Teco, lungo i famosi portici e nelle piazzette adiacenti, durante l’Expo accoglie una vasta area espositiva e le proposte di alcuni dei migliori ristoranti della valle. In programma anche visite, degustazioni, cooking show, laboratori, attività sportive e di intrattenimento. Per maggiori informazioni: www.expovallearroscia.it; pagina Facebook Expo Valle Arroscia. Email: expopieve@gmail.com.

 

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