Prima raccolta notturna di olive in Liguria: si comincia a Pompeiana (IM)

 

Metti una sera di luna piena in Liguria. Fine autunno, sponda nord del Mediterraneo. Fa ancora caldo. La gente può andare alla spiaggia. E metti un’idea visionaria. Raccogliere olive di notte. Si può. Si può perché ci sarebbe stata la luna che aiuta, ma in realtà c’è stato un caldo umido ligure, sono state necessarie luci potenti e oggi si impiega anche un tempo relativo, con scuotitori elettrici e reti. Siamo a Pompeiana, in provincia di Imperia, nell’oliveto di Costa Panera dell’azienda Bassan. Appunto, un balcone affacciato sul mare. Insomma, si sta bene. Alberi giovani, perché qui c’è reimpianto, dopo i tempi dei fiori e del verde ornamentale, peraltro in ripresa. Nuovo impianto nuovo metodo, sempre olive taggiasche. Raccogliere le olive di notte non è una boutade, una scommessa. Si tratta di un procedimento che risponde alla volontà di raccogliere olive molto fresche e di frangerle entro otto ore nel nuovo frantoio aziendale, riservato alla produzione Bassan.  un moderno frantoio a due fasi che ci consente di ottenere un prodotto con eccellenti proprietà organolettiche. Il sistema si distingue per lavorare senza l’uso del separatore finale ad asse verticale il che comporta un minor riscaldamento della pasta e quindi un aumento del contenuto in polifenoli nell’olio. Il frantoio ha un impatto ambientale ridotto e i sottoprodotti del frantoio, le sanse umide, sono riutilizzate in azienda come ammendante mentre non sono prodotte acque di vegetazione. Torniamo al plenilunio…31 ottobre, in una Liguria “chiusa al pubblico” per motivi sanitari, Demis Bassan e i suoi familiari (padre, madre, moglie, fratello), in perfetto isolamento, si sono messi alacremente al lavoro, ristorati da una sola cioccolata…la “sbattitura” è arrivata a 50 alberi su 100 in appezzamento. Un lavoro di 24 ore, compresa la collocazione delle reti in giornata. Raccolti 775 kg di olive. Cioè 62 quarte, secondo la misura tradizionale della Liguria. Ne sono sortiti 143 kg di olio per una resa di 2.3, in linea con la situazione del periodo per olive costiere abbastanza invaiata (varianti da verde al nero-violaceo). Si parte comunque da un’oliva fresca, piuttosto avanti in maturazione, ma stabile, molita entro pochissime ore dalla raccolta può dare risultati molto importanti sia a livello organolettico sia chimico. L’olio ottenuto dovrebbe avere dunque caratteri importanti, conservando in pieno le proprietà antiossidanti e molte altre positive caratteristiche. Un olio di eccellenza, dunque, pensato già come DOP Riviera Ligure-Riviera dei Fiori, olio del territorio, ma per nome “Notturno”. Una rarità sul mercato, ma anche un momento particolare, un segnale. Si lavora in sicurezza, si sta all’aperto in campagna e le giovani aziende rilanciano. Il futuro sarà certo quello dell’incontro, dell’invito, dell’esperienza, anche romantica, per visitatori ed appassionati. La luna piena c’è, giusto ?

Ti potrebbe piacere anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *