Gallea e il ritorno al marketing tradizionale

Nel corso degli ultimi decenni, il marketing ha subito dei cambiamenti significativi che lo hanno portato a ridimensionare l’utilizzo dei mezzi di comunicazione convenzionali, televisione e radio, in favore di quelli più innovativi e digitali.

I social media sono indubbiamente i canali di comunicazione che hanno avuto la maggior risonanza e attorno ai quali si concentra maggiormente l’attenzione. Ad oggi risultano essere uno strumento imprescindibile di promozione per chi ha un’attività e vuole presentare i prodotti/servizi che offre, in quanto intuitivi e in grado di creare una community di persone interessate allo stesso tema.

Tuttavia, spesso, ci si fa prendere da una sorta di “febbre da social” che porta ad essere completamente assuefatti dal loro funzionamento e a concentrarsi unicamente sui report di like, commenti, condivisioni e visualizzazioni, aspettandosi una immediata conversione che ripaghi gli sforzi e gli investimenti fatti. Questo avviene perché si perde di vista quello che rappresentano realmente, ossia un biglietto da visita online, capace di aumentare la visibilità del nostro brand, e perché si crede erroneamente che investire in un unico canale sia sufficiente. Le statistiche dimostrano come il processo di conversione derivante dagli investimenti pubblicitari sia molto difficoltoso e come la percentuale si attesti intorno allo 0,75%.

Ad esasperare ulteriormente l’utilizzo dei social sono state le attività di profilazione dei vari utenti, che quotidianamente ricevono annunci pubblicitari mirati in modo massivo, con la conseguenza di una perdita di interesse per le piattaforme social.

Ma allora che fare, se anche i social, ultima frontiera del marketing, presentano dei limiti? 

Si torna indietro, e si torna a parlare con le persone, invece che solo con i followers.

Attivo sostenitore di questa teoria è il manager ligure Pier Paolo Gallea, punto di riferimento di molte aziende del territorio che propone strategie di comunicazione e promozione, che si focalizzano sulle relazioni autentiche tra le persone. Gallea nel 2013 fonda a Finale Ligure l’omonima agenzia di comunicazione con l’obiettivo di fornire una strategia, prima ancora di un servizio, che contribuisca allo sviluppo delle aziende medio/grandi della zona.

Oggi la sua agenzia si è ampliata significativamente, diventando un pilastro nel Ponente Ligure, e vanta di due sedi (Finale Ligure e Alassio) e di un team composto in maggioranza da quote rosa, altamente competente e professionale. Parallelamente all’Agenzia, dal 2016 Gallea opera anche per la nota azienda di imbottigliamento Acqua Minerale Calizzano – Fonti Bauda, vero fiore all’occhiello, per la quale ricopre il ruolo di Direttore Marketing.

 

Per la Calizzano Gallea ha messo in atto una strategia di rebranding a lungo termine che l’ha portata a tornare ad una distribuzione a livello nazionale e a dotarsi dell’iconica bottiglia di design “Pin Up” destinata al settore Ho.Re.Ca., divenuta ormai riconosciuta e affermata. 

La vera chiave di volta, nonché ragione del successo del brand Gallea sta nell’essere in grado di seguire e anticipare le evoluzioni del marketing e comprendere il sentiment del momento. Allorché i social hanno iniziato a registrare una parabola discendente, Gallea è stato in grado di reinventarsi e di tornare alla concretezza, al confronto diretto, alla creazione di relazioni positive tra le persone ossia al marketing tradizionale. 

L’esempio probabilmente più emblematico di ciò, riguarda la recente fiera Tirreno Ct di Carrara, in cui Acqua Minerale Calizzano ha avuto il piacere di ospitare presso il suo stand Gabriele Palumbo, brand ambassador di Amaro Camatti, storica azienda ligure che negli anni ha saputo rilanciarsi valorizzando la storia e il legame con il territorio e che oggi è guidata da Stefano Bergamino e Marco De Marchi. 

Le due aziende hanno realizzato degli speciali cocktail con le bibite Calizzano e Amaro Camatti. Allo stand inoltre erano presenti anche Noberasco e Grondona, che hanno partecipato fornendo i loro prodotti per arricchire di gusto e colore la degustazione. In un singolo evento, ben 4 aziende liguri diverse, ma con la stessa visione d’intenti e attenzione per la qualità, hanno fatto rete, unendo le forze e riscontrando l’apprezzamento di un gran numero di visitatori.

Sempre parlando del fare rete dobbiamo citare anche l’esclusiva collaborazione tra Acqua Minerale Calizzano, Casa Fiorini, storico pastificio di Varazze e Chef Ricchebuono del ristorante stellato Il Vescovado di Noli. L’unione tra la purezza di Acqua Calizzano e l’eccellenza della pasta di Casa Fiorini ha portato alla creazione del pregiato Spago 2.3 per chef Ricchebuono, un vero capolavoro di gusto e di maestria.

Ma per fare rete non si deve necessariamente creare un prodotto insieme: si può anche perseguire uno scopo comune.

È proprio questo il caso di Liguria Together, associazione culturale che riunisce oltre 200 operatori liguri, al fine di creare collaborazioni e di promuovere le bellezze della nostra regione. 

Gallea è parte attiva del direttivo dell’associazione e si occupa di coinvolgere le aziende facenti parte del Ponente Ligure, in modo da accrescere la visibilità di sempre più realtà regionali e di conseguenza di incoraggiare il turismo sul territorio. Le relazioni che Gallea sta sviluppando con altri brand e aziende del territorio sono in continuo aumento e i risultati di questo nuovo approccio al marketing non stanno tardando a farsi vedere. Un esempio è la Noberasco, per cui Gallea segue la parte web e social, sia dell’azienda, sia delle boutique Noberasco 1908. Grazie a queste attività e a tutte le iniziative messe in campo dalla famiglia Noberasco e dal nuovo Amministratore Delegato Flavio Ferretti, l’azienda ha registrato nel 2024 un +10%.

Le Aziende con cui collabora Gallea, quindi, stanno ritrovando il loro giusto posizionamento, anche nazionale, contribuendo inoltre alla valorizzazione dell’intero panorama economico della Liguria. In conclusione, l’esempio di Pier Paolo Gallea e delle sue iniziative ci dimostra come la vera forza del marketing risieda nelle relazioni autentiche, nella capacità di fare rete e nel saper ascoltare il mercato, coniugando innovazione e tradizione. In un’epoca dominata dalla velocità dei social e dai numeri, la riscoperta di un approccio più umano e concreto rappresenta una chiave fondamentale per costruire brand forti e duraturi. Investire nelle persone, nelle collaborazioni e nella qualità, non solo dei prodotti, ma anche delle esperienze, è la vera sfida per il futuro del marketing.

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