Toirano: l’antica civiltà dell’olio

La Valle Varatella è come una Liguria in miniatura dove, nel volgere di pochi chilometri, si alternano paesaggi diversi; le spiagge affollate lasciano presto il posto a ripidi monti caratterizzati da una roccia bianca dolomitica meta di numerosi climbers da tutta Europa. Siamo in provincia di Savona, a Toirano, borgo dal centro storico intatto, meta ideale di un turismo “slow” alla ricerca di storia, natura e prodotti tipici. Gli ulivi che modellano e caratterizzano il paesaggio forniscono i frutti per la realizzazione del prodotto principe della dieta mediterranea, l’olio extra vergine di oliva, che qui viene prodotto da sempre. A Toirano quasi ogni famiglia possedeva un Gumbo (frantoio in dialetto ligure); si trattava di “frantoi a sangue”, così chiamati perché la macina per la spremitura delle olive era azionata da un asino che veniva legato a una stanga, collegata appunto alla macina in pietra. L’olio così ottenuto serviva a soddisfare le esigenze e il consumo famigliare. Quando il commercio dell’olio è cominciato a diventare un elemento economico importante, anche Toirano si dotò di frantoi più strutturati, che sorsero lungo il corso del Varatella, azionati idraulicamente e con lo stesso principio dei mulini: oggi tra Toirano, Borghetto S.S. e la vicina Balestrino sono tre le aziende produttrici che, con le più moderne tecnologie, proseguono la tradizione e sono pronte ad accogliere i visitatori che vogliono assaggiare e magari comprare l’olio e altri prodotti derivati direttamente dal produttore. La varietà di olive più conosciuta e pregiata in Liguria è la Taggiasca, e anche in questa zona sta prendendo il sopravvento, grazie alla costanza di rendimento della pianta e all’olio particolarmente delicato che è in grado di produrre. Ma non è l’unica qualità che si trova in loco: ottimi olii si ottengono anche dalla spremitura delle varietà Frantoiana e Colombaia, che garantiscono anch’esse le principali caratteristiche dell’olio extra vergine ligure, caratterizzato da un gusto fruttato leggero. L’olio, anche se di primaria importanza, non è però l’unica chiave di lettura di questo splendido borgo, situato a soli tre chilometri in linea d’aria dal mare in una posizione strategica a controllo dell’antica strada che conduceva in Piemonte. Antico “castrum” bizantino, Toirano deve la sua crescita ai
vescovi di Albenga, che lo elessero a sede estiva, per poi passare nel 1385 sotto il controllo della Repubblica Genovese. Il centro storico è un gioiello che merita una attenta visita e che conserva al suo interno più di una sorpresa; diversi sono gli accessi al borgo, sicuramente il più spettacolare è quello che valica il corso del Varatella attraverso l’intatto ponte medievale a tre arcate, splendido esempio di architettura civile del tempo che ha resistito egregiamente a secoli di piene del fiume. Oltrepassando la porta delle Giaire si entra nel Rione del Torracco, il più antico di Toirano, dove gli stretti caruggi compongono un labirinto nel quale è un piacere perdersi. Gli angusti vicoli si aprono improvvisi su Piazza della Libertà, un vasto e scenografico spazio dove fanno bella mostra di sé diversi edifici storici di epoche diverse. Nel Museo Etnografico della Val Varatella, situato presso le splendide sale del Palazzo d’Aste del Carretto si possono ammirare manufatti della civiltà locale che descrivono come la vita nella vallata sia sempre stata incentrata prevalentemente sull’olivicoltura. Toirano è famosa anche per lo straordinario complesso delle grotte che la circondano. La più famosa, la Grotta della Basura, testimonia la presenza dell’uomo già 12.000-15.000 anni fa: la cosiddetta Sala dei Misteri era un luogo utilizzato a scopi rituali. Il Santuario di Santa Lucia sorge nelle vicinanze dell’ingresso del complesso delle grotte, e vi si accede percorrendo un breve sentiero: fu edificato innanzi all’ingresso della grotta di Santa Lucia superiore nel XV sec, e divenne ben presto luogo di culto e pellegrinaggio. Dietro l’altare una grotta rettilinea di 240 metri conserva epigrafi e scritte lasciate dai pellegrini nel corso dei secoli. Altro luogo di culto dalla storia gloriosa è l’Abbazia di San Pietro ai Monti, situata in cima al
monte omonimo e raggiungibile tramite l’antica mulattiera. La chiesa, in stile romanico, è un edificio a una sola volta che conserva un affresco del quattrocento raffigurante l’apostolo. Epilogo ideale del vostro tour a Toirano è davanti ad un buon piatto tipico. Diversi sono i ristoranti e gli agriturismi dove poter gustare i piatti della tradizione ligure. Toirano è un Comune Bandiera Arancione e Città dell’olio.

Andrea De Nicolo

Da non perdere: 

I frantoi dove assaggiare e comprare l’Olio extra vergine di oliva:

 

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