In piazza dei Leoni ad Albenga una cena con quattro grandi chef

Una cena con quattro grandi chef (tra cui un bistellato Michelin e uno stellato Michelin, ma anche i due non stellati sono ai massimi livelli) in piazzetta dei Leoni ad Albenga. Un momento gastronomico di grandissimo gusto, un altro segnale di come, checchè se ne dica, Albenga si stia ritagliandosi un posto di rilievo nel panorama enogastronomico ligure, magari senza il glamour di altre blasonate cittadine, ma con la sostanza dei nomi e dei prodotti. Aspettiamo il menù, che non potrà che essere goloso. Di seguito il comunicato stampa che racconta la cena-evento.

La vera bellezza è quella che supera la prova del tempo, e il nostro Paese ce lo insegna. Albenga, possiede il centro storico meglio conservato della Liguria occidentale, resti di epoca romana, medievale e rinascimentale avvolgono cittadini e visitatori da tutto il mondo. L’angolo nascosto che rende davvero strepitosa questa cittadina, è Piazza dei Leoni, la più suggestiva tra le piazze di Albenga.

Per la prima volta nella storia di Albenga, il 23 agosto 2020 la piazza dei Leoni accoglierà “Opera Prima”,un evento a scopo benefico, a sostegno del Centro di Ascolto San Michele di Albenga, organizzato dal Ristorante Il Posticino di Mirella Porro e destinato a rimanere impresso nei ricordi della città. La cena placée, solo su prenotazione, prevede il coinvolgimento di tre chef dell’alta cucina italiana, Filippo Chiappini Dattilo, Paolo Lopriore, Agostino Buillas.

Ognuno di essi, insieme a Mirella Porro, firmerà una delle 4 portate: Filippo Chiappini Dattilo l’antipasto, Paolo Lopriore il primo, Agostino Buillas il secondo e Mirella Porro il dessert.

Ognuna delle portate, liberamente create da ognuno degli artisti della cucina coinvolti, sarà accompagnata dai migliori sapori del territorio grazie al contributo della storica azienda Sommariva, che da oltre 105 anni produce nel suo Frantoio di Albenga olio e prodotti enogastronomici di eccellenza, e di Noberasco 1908, società alimentare ligure, da oltre cent’anni il più importante punto di riferimento italiano per la frutta secca e disidrata.

La selezione dei vini sarà curata da Vini di Pregio di Bevande Peirano, che da quattro generazioni segue il mercato delle bevande e dei vini in Liguria, e dall’Azienda Vinicola Anfossi, storica azienda ingauna di vini, che dal 1919 si dedica alla produzione dei più nobili vini della regione: il Pigato, il Vermentino, il Rossese.

L’allestimento dell’evento sarà curato da Lovisolo Ricevimenti, azienda storica del territorio con grande esperienza nel settore della ristorazione e degli eventi.

Per celebrare questa “Opera Prima” suonerà dal vivo sHarp4, il quartetto di arpe di Simona Marchesi, figlia del Maestro, e il duo Nina e Simone composto da Simone Medagliani al sax e piano e dalla voce di Nina Skjerpen.

Il costo dell’evento è di 150 euro a persona.

Parte del ricavato andrà a sostegno del Centro di Ascolto San Michele di Albenga, impegnato nell’acquisto di generi alimentari per famiglie che versano in condizione di disagio. Per prenotazioni: Mirella Porro +39 392 7754635.

Mirella Porro

“Sono nata a Milano ma da più di trent’anni vivo al mare. Mi piace perché qui posso esprimere una cucina che sa di libertà. Quando preparo i miei piatti un pensiero va a Gualtiero Marchesi, alla sua semplicità che scalda il cuore, a quella concretezza che è fatta di scienza e non di specchietti per le allodole. Certo, ho ascoltato i genitori e ho fatto studi che con la cucina c’entravano poco, poi ho preso la mia strada che mi ha portato fino a qui, nel centro storico di Albenga, passando per Zuccarello con La Cittadella, Laigueglia e Alassio con la Baia Del Sole. Al Posticino tra le passamanerie di mia mamma, gli oggetti bizzarri che colleziono, i giocattoli colorati dei miei figli ormai grandi, la musica jazz che risuona facendo vibrare anche la casa del Vescovo (il nostro vicino di casa) ho trovato il mio piccolo posto. Il mio posticino.”

Filippo Chiappini Dattilo storico chef dell’Antica Osteria del Teatro di Piacenza, 2* Michelin

La formazione professionale è avvenuta sul campo, grazie in particolare a tre anni in Francia fra Maestri di altissimo livello, come Georges Blanc, dell’omonimo ristorante di Vonnas, erede del leggendario “La Mère Blanc”; Émile Jung del ristorante “Au Crocodile” di Strasburgo; Paul Haeberlin del ristorante “L’Auberge de l’Ill” a Illhausern. Filippo ha inoltre lavorato a “L’Auberge des Templiers” a Les Bezards-Boismorand e a “L’Hotellerie du Bas Breau” a Barbizon. Sia prima che dopo la lunga esperienza d’oltralpe ha avuto come modello e ispiratore lo chef Georges Cogny, che iniziò l’”Antica Osteria del Teatro” di Piacenza, con cui ha lavorato e dal quale ha poi rilevato il locale.

Paolo Lopriore, allievo prediletto e chef di Gualtiero Marchesi e inventore della cucina conviviale

A 17 anni entra nelle cucine di Gualtiero Marchesi in via Bonvesin della Riva a Milano. A seguire, dopo un breve periodo presso l’Enoteca Pinchiorri di Firenze segue Carlo Cracco richiamato dal Maestro Marchesi ad inaugurare il Ristorante “L’Albereta” di Erbusco. Qui resta per due anni prima di affrontare l’esperienza francese. Prima presso il Ristorante Leedoyen di Parigi poi alla Maison Troisgros a Roanne. Si trasferisce in Norvegia presso il Ristorante Bagatelle sotto la guida di Eyvind Hellstrøm ma nel 1999 torna da Gualtiero Marchesi all’Albereta. Nel 2002 approda al Ristorante Il Canto dell’Hotel Certosa di Maggiano, dove rimane fino al 2014 quando si sposta nel Ristorante Kitchen di Como dove comincia a prendere forma il concetto di cucina conviviale in nome di una libertà spinta al suo limite estremo. Oggi Paolo si dedica al suo ristorante Il Portico ad Appiano Gentile.

Agostino Buillas, chef owner del Café Quinson di Morgex (AO), 1* Michelin

Nel piccolo borgo di Morgex, ricavato da un’antica casa del 1600, sorge il Cafè Quinson, regno di Agostino Buillas. Tra i migliori chef del Nord Ovest d’Italia, Buillas nasce come sommelier appassionato di cucina fin quando non decide di dedicarsi anima e corpo al ristorante di famiglia assieme alla moglie Elena. Una cucina che fonde nuovi sapori con ricette tipiche del territorio, rielaborate con tecniche innovative e cotture leggere che hanno permesso allo chef di ottenere una stella Michelin.

Simona Marchesi e sHarp4

L’arpista Simona Marchesi nasce a Milano da una famiglia di musicisti e inizia lo studio del pianoforte con la madre all’età di sei anni e poco più tardi quello dell’arpa con Luciana Chierici, diplomandosi poi sotto la guida di Maria Oliva De Poli (prima arpa del Teatro alla Scala). Continua i suoi studi arpistici a Londra, dove consegue nel 1991 il Diploma d’Onore del Royal College of Music. Nel 1987 viene invitata a Houston (USA), dove tiene masterclass e concerti. Nel 1988 si esibisce alla Royal Festival Hall di Londra nell’Ensemble di Marisa Robles e James Galway e suona come prima arpa nell’orchestra internazionale dei giovani nello Schleswig Holstein Musik Festival, partecipando a tournée che la portano nei più importanti teatri del mondo, in città quali Mosca, Parigi, Londra, Berlino, Basilea e Milano. Nel 1990 vince il Concorso Internazionale UFAM di Parigi e il Concorso Nazionale di Manta. La sua passione per l’insegnamento la portano ad avvicinarsi al metodo Suzuki e dal 2000 fa parte della European Suzuki Association, in qualità di docente abilitata all’insegnamento dell’arpa ai bambini in età prescolare. Dal 2000 coopera con Anna Modesti in progetti didattici e coordina percorsi musicali nella scuola dell’infanzia e in quella primaria. Nel 2005 fonda l’Accademia Musicale Amadeus, della quale è tuttora presidente e docente di arpa, nonché di preparazione orchestrale in collaborazione con Anna Modesti. Figlia del grande cuoco-artista Gualtiero Marchesi, contribuisce a fondare nel 2010 la Fondazione che porta il nome del celebre padre, con lo scopo di trasmettere e coltivare il gusto per tutte le arti attraverso corsi di musica, pittura e scultura, oltre che laboratori teatrali e culinari. Con 3 giovani allieve crea un progetto innovativo: sHarp4, un quartetto come raramente se ne vedono. Con l’obiettivo di guidare l’ascoltatore attraverso i secoli e i diversi generi musicali grazie alle loro arpe.

Piazza dei Leoni

Piazza dei Leoni di Albenga è la piazza più caratteristica della città. È lastricata secondo il sistema dell’acciottolato tipico di Albenga e deve il suo nome ai tre leoni in pietra collocati nel XVI secolo per motivi ornamentali da un membro della famiglia dei Costa proprietari delle abitazioni che si affacciavano sul sito. È sovrastata da un lato dall’abside della Cattedrale, d’altro spicca la casa Costa – Del Carretto di Balestrino, restaurata nel 1963 ed ora sede della Casa canonica. Si innalza da questa la torre dei Costa con la sua splendida merlatura ghibellina. Chiude la piazza il palazzo Balestrino, uno dei pochi di Albenga edificato ex novo e non frutto di complessi accorpamenti. Risale al periodo del Rinascimento, è decorato al suo interno con busti e lapidi. Una di queste, di notevole valore storico, celebra la ricostruzione della città romana ad opera del generale Costanzo nel V secolo d. C.. Dal 1954, dopo il lascito alla Curia dell’ultimo erede dei Marchesi del Carretto di Balestrino, il palazzo è sede Vescovile.

c.s.

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