La vallata delle sagre gourmet

Le sagre sono una componente importante dell’enogastronomia ligure e, oltre a costituire l’occasione per un pasto conviviale in un’atmosfera informale, sono il veicolo per la promozione e il mantenimento della tradizioni dei piatti liguri. Alcune sono diventate appuntamenti imperdibili come quella dello Stocafisso di Badalucco, la Sagra del Pesce a Camogli o Sagralea, la festa del pigato di Albenga. C’è un luogo però dove le sagre sono diventate una delle principali attrattive con una ricaduta economica su tutto il territorio: la Valle di Vado Ligure.
Le sagre sono organizzate da Società di Mutuo Soccorso o Società cattoliche che svolgono un’importante opera di aggregazione sociale e di custodia delle tradizioni anche enogastronomche e l’allestimento della Sagra comporta la mobilitazione di tutti i volontari che dedicano parte del loro tempo libero alla buona riuscita della preparazione dei piatti.
Vado Ligure conto ben 7 Società che durante l’estate assicurano la copertura di tutti i fine settimana e ognuna ha il suo fiore all’occhiello. Sul lungomare troviamo il Circolo Nautico Vadese la cui Muscolata di luglio è tra le più rinomate della Liguria e a Porto Vado, proprio di fronte al terminal traghetti del Corsica Ferries opera la Sms Baia dei Pirati con sue periodiche cene.
Risalendo la vallata del Torrente Segno il primo borgo in cui fare tappa è San Genesio proprio sopra il moderno Centro Commerciale Molo 8.44. La Sagra della Melanzana di Agosto rende omaggio ad un’ortaggio di stagione: la preparazione del ripieno è un segreto tramandato in cucina dalle donne del borgo.
Proseguendo verso monte ecco che troviamo la Sms Pace e Lavoro (ha festeggiato i 100 anni di attività nel 2017) e che presente un nutrito programma di appuntamenti dedicati alla cucina ligure. Addentrandosi ancora nell’entroterra ecco la frazione di Sant’Ermete che molti accosteranno allo Chef Giuseppe Ricchebuone che qui ha ottenuto la sua Stella Michelin con il ristorante la Fornace di Barbablù prima di spostarsi al prestigioso Vescovato di Noli. Ma lo Chef continua ad abitare nel borgo e nel prossimo futuro ha in progetto di donare ala Società Diritti e Doveri una sua versione del Cappon Magro da inserire nel menù della Sagra dei Piatti Liguri di luglio, che potrebbe diventare l’unica sagra a presentare un “piatto stellato” in tutta la penisola. Questa è la SMS che vanta il maggior numero di volontari e tutta la frazione nei giorni precedenti la sagra è in fibrilazione. Sono coinvolte decine di persone tra lo staff della cucina e il servizio ai tavoli. La Società ha fatto molto per mantenere in vita la vicina scuola elementare e questo fa si che tutti i ragazzi che l’hanno frequentata si adoperino nel servizio ai tavoli e nella raccolta differenziata. Il coniglio alla ligure, le Acciughe Ripiene e i ravioli preparati dall’Enogastronomia Sapori di Liguria di Vado Ligure i piatti forti e una menzione particolare ai dolci.
La strada a questo punto inizia a salire per arrivare alla frazione di Segno. In primis si incontra la Soc. Fratellanza Segnese rinomatissima per la Sagra delle Lumache di Maggio e per quella del Bagnun di Luglio e subito dopo la Soc. Operaia Cattolica Fede e Lavoro nata nel lontano 1909 e dovi i ravioli dell’omonima sagra vengono ancora fatti a mano dalle donne del borgo che insegnano alle nuove generazione le antiche ricette.
Non perdetevi il Presepe Vivente che tutti gli anni nei tre giorni precedenti il Natale vede ritornare l’antico borgo nel passato con allestimento di un percorso per scoprire gli antichi mestieri e sapori della vallata.
Si potrebbe pensare ad un’accesa rivalità ed invece, alla normale competizione per aggiudicarsi la palma di miglior cucina, si affianca uno spirito di collaborazione per stilare un calendario delle manifestazioni che non si sovrapponga e anche con la gestione in comune di eventi. Esempio è la Camminata Enogastronomica di maggio che, in un percorso di una decina di chilometri, porta alla scoperta dei sentieri di Vado sempre più frequentati da un nutrito stuolo di appassionati di trekking e Mountaina Bike. Tra le tappe della camminata c’è anche l’Antico Frantoio Tavian, uno dei più antichi di tutta la Liguria. Fino al 1982 il mulino sfruttava la forza motrice dell’acqua e ancora oggi si possono ammirare la vecchia ruota e, all’interno dei locali, le antiche macine per la produzione di farina di grano e castagne. Il Frantoio è aperto alle visite e per degustazioni dei suoi prodotti tra cui figura il Chinoro.
Proseguendo la salita si arriva fino alla località Rocche Bianche, teatro di episodi eroici della resistenza da dove potrete godere un panorama impareggiabile della Riviera di Ponente e delle Alpi Liguri. Da qui parte un agevole sterrato che attraverso una delle più antiche e scenografiche faggete della Liguria vi porterà fino in Valbormida.

IL CHINORO

L’idea bizzarra di unire olio e chinotti, dagli aromi apparentemente molto divers,i è di Milko Druetti, titolare dell’Antico Fantoio Tavian di Vado Ligure produttore di olio, e Giacomo Parodi, produttore di chinotti di Finale Ligure. Ciò che ne è scaturito è un gusto nuovo, molto singolare e dagli infiniti abbinamenti. Il procedimento prevede la frangitura simultanea di olive taggiasche e chinotto di Savona. Il risultato è un prodotto dal profilo sensoriale che ricorda netti aromi di zagara inseriti in un profilo gustativo equilibrato e delicato con richiami gradevolmente acidi e poco aspri. L’uso di questo “olio” in cucina è estremamente versatile e risulta essere ottimo per: marinature, ceviche, pesce in generale ed in particolare pesce crudo, crostacei, tartare di carne, spiedini di pesce o di carne, bresaola ed insalate varie. Inoltre si presta per aromatizzare torte dolci o biscotti. Per maggiori info www.frantoiotavian.it

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