Sassello: dove anche il tempo è genuino

Come si chiama quel paese baciato dalla sorte dove la farina la vai a comprare dal mulino sotto casa, il dolce tipico ha curiosamente un nome amaro, i funghi nascono ovunque nei meravigliosi boschi circostanti e la birra artigianale locale è più bevuta dell’acqua? Il suo nome è Sassello, e si tratta a ragione di uno dei borghi più conosciuti e visitati di tutto l’entroterra ligure. Situato sulla direttrice Savona/Acqui Terme, a 25 km dal mare in un contesto naturale eccezionale, tra i boschi e le praterie del Geoparco Unesco del Beigua, Sassello è un paese che non può deludere le aspettative del turista alla ricerca di sapori autentici. L’abbondanza di torrenti e di corsi d’acqua limpida ha favorito in passato l’insediamento di attività pre-industriali che sfruttavano la forza idraulica, come le numerose segherie e anche un mulino, arrivato pressoché intatto ai giorni nostri, che ancora macina a pietra grano, farro e segale coltivati in loco, per un prodotto finale che i titolari amano definire a “km vero”, una felice definizione che racconta in modo perfetto il circolo virtuoso di un modo di lavorare e produrre che un tempo era la normalità e che oggi è un’eccezione da tutelare e salvaguardare.

La stessa acqua limpida è la base del lavoro dei due birrifici artigianali che hanno trovato a Sassello la materia prima per produrre birre di qualità; uno di essi ha intrapreso la strada dell’agribirrificio, grazie alla coltivazione in proprio di orzo e luppolo. E’ innegabile però che gran parte della sua fama Sassello la debba al suo prodotto tipico, gli Amaretti di Sassello, piccole delizie realizzate con pasta di mandorle dolci, zucchero, albume d’uovo e armelline. Gli amaretti sono morbidi e dall’inconfondibile gusto dolce/amaro, assolutamente da non confondersi con gli omologhi amaretti piemontesi o lombardi che hanno ricetta (contengono farina a differenza di quelli di Sassello), gusto e consistenza molto differenti.

La produzione dell’amaretto si consolidò a Sassello a partire dal XIX sec, e oggi sono cinque le industrie dolciarie specializzate che hanno sede a Sassello e che realizzano gli amaretti classici o le innumerevoli varianti che nel corso degli anni sono state inventate per venire incontro a una clientela sempre più esigente. Gli amaretti a Sassello si possono acquistare ovunque, confezioni variopinte dal packaging accattivante fanno bella mostra di sè in ogni bar e locale del centro storico, ma se volete veramente capire cosa significano questi dolci per Sassello, dovete venire alla Festa dell’Amaretto, che quest’anno si svolgerà domenica 15 settembre.

Piazza della Concezione, nel cuore del centro storico,  sarà  “invasa” dagli amaretti, grazie alle varie industrie dolciarie che proporranno il meglio della loro produzione nei numerosi stand. Tutti i musei cittadini saranno aperti e chi fosse interessato a ripercorrere la storia dettagliata del famoso dolce troverà una sezione dedicata all’interno del Museo Perrando. Sarà la giusta occasione, per chi non ci fosse mai stato, per scoprire il fascino del centro storico, con  i suoi edifici dalle facciate variopinte, le antiche meridiane che fanno capolino dalle facciate di molte case, i caratteristici tetti spioventi a scandole, le botteghe artigiane di qualità e i ristoranti che propongono la classica cucina ligure “di frontiera”, amabilmente contaminata dal vicino Piemonte. D’altronde il colpo d’occhio che offre il paese è particolare e regala l’impressione di trovarsi non in Liguria ma piuttosto in un paese alpino o del nord Europa, a testimonianza delle abbondanti nevicate che qui non sono mai mancate. I meravigliosi boschi che occupano la quasi totalità dei cento chilometri quadrati del territorio comunale, sono meta privilegiata da un lato dagli sportivi, che hanno solo l’imbarazzo della scelta tra le decine di chilometri di sentieri percorribili a piedi o in mountain bike, dall’altro dai cercatori di funghi, che qui trovano una delle mete più ambite in Liguria (attenzione, munirsi di apposito tesserino!). Sassello, come recitano i claim dei cartelli informativi diffusi sul territorio, è veramente un luogo da sentire, gustare, respirare, dove ancora si avverte un senso di armonia tra uomo e natura circostante, e che, siamo sicuri, vi lascerà un dolcissimo ricordo.

LA FESTA DELL’AMARETTO

La Festa dell’Amaretto è uno degli eventi più sentiti nel borgo sassellese e si ripete con cadenza annuale nel mese di settembre. Per il 2019 la data da segnarsi sul calendario è quella di domenica 15 Settembre. Le aziende produttrici di Amaretti di Sassello si ritroveranno in Piazza Concezione per esporre e far degustare i propri prodotti al pubblico, accompagnati da menù tematici nei ristoranti locali, dai giochi di una volta per le vie del paese e da un’area della musica in Piazza Bigliati. Inoltre, grande festa per il Museo dell’Amaretto, aperto durante l’intera festa.

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