L’esempio della Liguria nel libro dell’Università di Udine

E’ uscito in questi giorni il volume Una svolta culturale per la crescita del Paese, la sfida del next generation per i tipi dell’Editrice universitaria Udinese FARE con il sostegno dell’Università degli studi di Udine. Ne parliamo in quanto all’interno si trova un interessante contributo del Dott. Pietro Paolo Giampellegrini a tema Turismo e agroalimentare. L’unione europea, l’Italia e l’esempio della Liguria. Dalla sua esperienza appena conclusa da Commissario dell’Agenzia Regionale InLiguria ecco come funziona la macchina regionale e i dati del turismo degli ultimi anni nella nostra regione con un focus sui flussi turistici legati all’enogastronomia. Il volume è disponibile sia in formato cartaceo che digitale sul sito www.forumeditrice.it

Di seguito la presentazione del volume:

Il Next Generation EU (NGEU) è una occasione straordinaria per mettere l’Italia in condizione di essere competitiva e di partecipare attivamente alle politiche industriali che l’Unione europea sta sviluppando. In effetti da anni l’Italia fatica ad attuare le politiche dell’industria, dei trasporti, dell’ambiente e dell’agricoltura predisposte dall’Unione. E persino nel settore, da anni totalmente comunitarizzato, del commercio internazionale il nostro Paese non riesce ad adeguare il suo ordinamento all’ordinamento europeo.

Proprio per consentire di affrontare le delicatissime riforme dell’economia e di impostare nuovi progetti nel campo del clima, delle tecnologie digitali e delle propulsioni, ma anche per completare l’assetto delle infrastrutture necessarie alla crescita, il NGEU prevede una serie di incentivi (a fondo perduto e non) la cui disponibilità è condizionata alla qualità dei progetti presentati e alle riforme declinate.

Questo volume affronta alcuni dei temi di maggiore importanza selezionando una serie di proposte in materia di infrastrutture e trasporti, di turismo, di appalti e concessioni, di riforma dell’amministrazione pubblica e di giustizia. Si tratta di studi a contenuto scientifico disponibili ai decisori ed a quanti fra autorità italiane e autorità europee dovranno lavorare insieme per costruire il Piano nazionale. L’auspicio è che si lavori in regime di collaborazione: leale e professionale impostata sulla reciproca fiducia. E che la migliore politica, della quale vi è tanto bisogno, riesca a contribuire senza disegni egemonici o strumentali.

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