La nuova Cantina Lunae, una struttura da fantascienza

Lunae, la storica azienda della famiglia Bosoni che da oltre 60 anni è dedita alla viticoltura nell’estremo levante ligure, ha inaugurato dei nuovi spazi per la produzione dei vini. Acciaio corten, colori e materiali naturali per un percorso sensoriale e immersivo che conduce nelle profondità della nuova e modernissima cantina della famiglia Bosoni. 

L’ingresso introduce a un percorso a piedi tra i filari dei vitigni autoctoni dei Colli di Luni – scimiscià, canaiolo, ciliegiolo, albarola – e un campo ampio dedicato al principe del territorio: il vermentino. Proseguendo si apre un’ampia corte che volge verso i gradoni del primo spazio di degustazione. Gli edifici in superficie abbracciano una piazza centrale, da cui si origina un volume fulcro delle attività interne, come la bottaia, l’area di affinamento e le sale per l’accoglienza e la degustazione. Da questi spazi, tramite un tunnel inclinato, si raggiunge la parte interrata: una discesa in penombra tra pareti ruvide e suoni liquidi che evocano le fermentazioni e le lavorazioni proprie dei luoghi. Ossidi e minerali si uniscono alle installazioni visive e sonore con volti e voci dei lavoratori dell’azienda. Uno stile architettonico moderno ed essenziale che conduce al luogo dedicato all’affinamento in vetro in cui spiccano le bottiglie del metodo classico Cuvée Lunae. Il percorso prosegue tra imponenti tini di acciaio, dove trovano spazio i due terzi dei vini bianchi prodotti, e oltre nella zona dei contenitori in legno da 20 e 30 ettolitri e alcune barriques per l’affinamento. Pensata per essere sostenibile, la cantina conta su un’ampia quota di energia autoprodotta con sistema geotermico e fotovoltaico; un manto verde ricopre il fronte esterno per mantenere il più naturalmente possibile la temperatura costante e, infine, vasche recuperano l’acqua piovana. L’idea è nata dodici anni fa dalla volontà di alzare il livello qualitativo della produzione e di lavorare in spazi funzionali e adatti a valorizzare anche chi ogni giorno è impegnato nelle diverse fasi di lavorazione. Il risultato è arrivato dopo cinque anni di progettazione e sette di cantiere con un investimento totale di circa nove milioni di euro, di cui tre e mezzo di fondi europei del Psr. Il progetto comprende sei edifici di cui quattro volumi costruiti ex novo e due strutture preesistenti: un totale di 3.000 metri quadrati dedicati al vino nel comune di Luni, nell’estremo levante della Liguria.

Il progetto è stato affrontato come un piano urbanistico sia dal punto di vista costruttivo che sociologico: un palcoscenico pensato per chi lavora e ne fruisce rafforzando il suo spirito d’identità nel tempo e nello spazio. “Coltivare vigneti significa saper ascoltare i ritmi della natura e avere ben chiaro il valore del tempo. Costrui-re una nuova cantina ha richiesto la stessa attenzione e ha lo stesso significato. Per noi è come una nuova casa per il nostro progetto imprenditoriale, per la nostra famiglia e la nostra comunità contadina” spiega Diego Bosoni, anima di questo progetto che con grande emozione mostra il risultato di tanta caparbietà e visione e prosegue: “Abbiamo realizzato un luogo in cui guardare al futuro e far lavorare bene la nostra famiglia e le persone della nostra azienda. Partiamo dalla terra, siamo una famiglia di contadini – sottolinea – che hanno sempre coltivato la vite in questo territorio vocato fin dall’epoca romana, come testimonia Plinio il Vecchio citando i vini di qualità di Luni”.

Per l’azienda di famiglia è un come un nuovo inizio.  “Era un sogno nel cassetto da tanti anni. – aggiunge Paolo Bosoni, storico titolare dell’azienda – Mio padre mi ha sempre insegnato che bisogna sapersi migliorare e rinnovare. Per produrre bene bisogna avere spazi e tecnologie adatte. Siamo arrivati così ad avere, grazie al lavoro di mio figlio Diego, oltre ad una cantina funzionale con attrezzature all’avanguardia, anche un’opera con un valore estetico unico”. Alla tradizione agricola si aggiunge la bellezza, con la sicurezza di 65 ettari di vigneti di proprietà – di cui 30 a coltivazione biodinamica – e 100 conferitori. Filo conduttore del progetto è la fusione tra funzionalità ed estetica, spazi lavorativi e design, ambiente e qualità del lavoro. “Volevamo che la parola ‘utile’ non diventasse la linea di confine che separa l’universo artistico dal mondo concreto – spiega il designer Andrea Del Sere che ha disegnato il progetto realizzato dagli architetti di At Studio -.

È stata privilegiata l’unicità in ogni elemento compositivo, l’approccio creativo in ogni dettaglio anche riducendo le distanze fra ambienti di rappresentanza e spazi lavorativi, nobilitando questi ultimi”. Una filosofia aziendale che si ritrova anche nei dettagli, come nell’etichetta del vino ‘Albarola’ che riporta i nomi dei dipendenti dell’azienda che ne seguono la produzione.  Sul sito dell’azienda è possibile prenotare una visita guidata e pacchetti di esperienze per vivere l’emozione dal vigneto fino ai calici, attraverso le tante sfumature di Vermentino della famiglia Bosoni. Una visita che porta alla scoperta di un territorio unico, dagli scavi dell’anfiteatro romano di Luni, alle ultime propaggini delle Alpi Apuane sino al mare. Per info e visite: www.cantinelunae.com – Via Palvotristia, 2 Castelnuovo Magra. Tel. 0187.693483.

Qui il video della nostra visita in cantina:

 

 

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