Il Pesce d’Aprile di Savona

Nella città della Torretta esiste un dolce così particolare che si mangia esclusivamente in un periodo dell’anno… e non è uno scherzo!

Il primo aprile è in quasi tutto il mondo il giorno degli scherzi che vengono comunemente chiamati Pesce d’Aprile. Le interpretazioni sulla nascita di questa tradizione sono molteplici ma la più accreditata è legata alla riforma di papa Gregorio XII che in Francia, nel 1582, spostò il capodanno dal 1° aprile al 1° gennaio.  Come spesso accade alle innovazioni radicali non fu accolta da tutti con favore e molti continuarono a scambiarsi regali. Ma qualcuno per prendersi gioco di chi non accettava il progresso per burla cominciò a regalare pacchi vuoti il primo aprile. E si fa sicuramente riferimento anche alla similitudine tra il pesce che abbocca all’amo e al facilone che crede a qualsiasi facezia. Qualunque sia l’origine che ha dato il via a questa usanza ormai il primo aprile è prassi planetaria praticare scherzi più o meno “simpatici” ed è forse uno dei primi esempi di globalizzazione.

Con l’era di internet non si contano le bufale lanciate proprio in questo giorno ed anche l’enogastronomia ligure ne è rimasta vittima negli anni scorsi quando, un sito locale, lanciò la fake news che affermava che la Salsa di Noci aveva ottenuto il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco a discapito del pesto. Scherzo al quale hanno creduto in molti e che ancora adesso viene rimbalzato su altri siti che continuano ad affermare questa facezia.

A Savona però, il primo aprile interessa anche la gastronomia, e viene qui proposto un dolce specifico per la ricorrenza. Basta fare un giro per le pasticcerie e panetterie storiche del comprensorio per vedere nelle vetrine il vero e unico Pesce d’Aprile savonese. Anche qui l’origine non è certa, ma spesso le leggende affondano le radici nella storia. Non abbiamo trovato documenti che datino con certezza da quando questo dolce sia entrato nella tradizione savonese ma forse, ancora una volta, l’origine sembra nascere dalla storica rivalità mai sopita tra le città di Savona e Genova dai tempi dell’interramento del porto e dall’abbassamento di tutte le torri cittadine avvenuto nel 1528 dopo la conquista definitiva della città da parte della Repubblica di Genova. 

La leggenda narra che ai tempi della dominazione genovese, il Doge, in visita al quartiere Fornaci, venne attorniato dai pescatori che per burla gli appesero un pesce finto sulla schiena. Il Doge non aveva probabilmente un gran senso dell’umorismo e, offeso, minacciò rappresaglie.Fu allora che i pescatori per calmarlo andarono in una pasticceria locale e chiesero di preparare  un dolce unico che potesse placare l’ira del Doge. E fu così che venne ideato questo dolce. Non sappiamo se sia solo una leggenda o storia vera, la certezza è che solo nella città della Torretta si prepara questa torta dalla forma di pesce (ndr: sono un “fornacino” e ricordo benissimo che uno degli scherzi preferiti alle elementari era attaccare un pesce di carta sulla schiena del vicino di banco…).

Ma veniamo al dolce. Si tratta di un dolce a strati la cui base è il Pan di Spagna. La farcitura può essere fatta di crema pasticcera, marmellate, impasti di nocciole, cioccolata… non esiste una ricetta ufficiale anche se sarebbe auspicabile una De.Co. apposita per questo prodotto. Ma la particolarità è la forma e soprattutto la decorazione con glasse di vari colori che rendono ogni Pesce d’Aprile una vera e propria opera d’arte. L’effetto è molto coreografico e ogni savonese ha il suo rivenditore di fiducia al quale si rivolge per l’occasione. Se passate nella città della torretta e dintorni  a fine marzo non mancate di assaggiarlo. Nel riquadro vi segnaliamo gli indirizzi di alcune tra le più rinomate botteghe. Subito dopo il primo di aprile il dolce scompare per ritornare ai primi di marzo dell’anno successivo.

Ringraziamo la Panetteria Genta Enrico di Quiliano che ci ha permesso di seguire la lavorazione in diretta.

Dario Sabatelli

DOVE MANGIARE IL PESCE D’APRILE

Un percorso goloso tra le pasticcerie savonesi che preparano il curioso dolce. Come accennato il Pesce di Aprile è reperibile in tantissime panetterie e pasticcerie del Savonese. Una tappa imperdibile è il Bar & Store Besio di Piazza Mameli 21/r che promuove cultura ed eventi ed è il luogo dove scoprire anche il Chinotto di Savona, Presido Slow Food.  Oltre al Pesce d’Aprile infatti potrete trovare tutto l’anno un vasto assortimento di prodotti tipici a cominciare dal Chinotto e dai suoi derivati: canditi, sotto spirito, in confettura e la superba mostarda al Chinotto per accompagnare arrosti e formaggio (www.besio.it). Una piccola pasticceria in cui vale la pena sicuramente fare una visita è Le Due Oche di Via Giacchero 34r, proprio di fianco alla struttura del San Paolo, l’antico ospedale cittadino che dopo il sapiente restauro, si avvia a diventare il fulcro del centro città. Le titolari ogni giorno sfornano dolciumi, biscotti e pasticceria e partecipano a tantissimi eventi in giro per la Liguria per promuovere i propri prodotti. La base è sempre la ricerca di materie prime di altissima qualità lavorate con rigore e grande creatività. Chiuso il lunedì e maggiori info sulla pagina FB Pasticcerialedueoche. Appena fuori da Savona concludiamo il nostro tour con la Panetteria Genta di Via A. Porcile a  Quiliano che ci ha permesso di seguire in diretta la complessa lavorazione dell’autentico Pesce di Aprile Savonese. Vi consigliamo di assaggiare anche la loro fantastica focaccia! Inoltre, già che siete a Quiliano, potrete approfittarne per degustare la famosa Granaccia e per scoprire il presidio Slow Food dell’Albicocca di Valleggia.

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