Il nuovissimo Mercato Orientale

Era il 7 maggio 1899.

Dopo un secolo e due decenni dal giorno in cui il Mercato Orientale di via XX settembre aprì i battenti nel cuore di Genova, ecco la svolta del 7 maggio 2019: il piano rialzato della struttura si mostra alla città nella sua forma rinnovata e orientata all’accoglienza. Una scelta ricercata da un gruppo di imprenditori genovesi presieduti da Marco Cambi, numero uno del Mog: “E’ stata davvero una lotta contro il tempo, ma il risultato del primo mese ha riscontrato il pieno gradimento di residenti e turisti. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutato a centrare il traguardo, un pensiero speciale alla generosità dei lavoratori impegnati nel cantiere edili nonché al Gruppo Timossi commerciale, con l’omonima famiglia, davvero preziosa nell’avvio della nostra gestione. I numeri segnano un +30% rispetto alle previsioni e questo, per esempio, senza iniziative legate a un’evidente cartellonistica che, peraltro, apporteremo anche sul manufatto in collaborazione con la Soprintendenza”.  Il progetto del Mercato Orientale di Genova mira ad essere una vera e propria “Piazza del Gusto” utile affinché la superficie sopraelevata torni alla gloria del lontano passato. Lo spazio occupa 11 corner gastronomici orientati alla tradizione genovese conditi dall’aspirazione all’internazionalità.

L’offerta? Pesto, pizza, pasta fresca, gelato, carne e panini, l’enoteca, bar, ristorante e uno spazio polivalente con scuola di cucina. Una scommessa ricca e innovativa che proietta Genova nel panorama europeo del market: “Ma nessun modello, il Mog è il Mog. Operiamo su 2.000 metri quadrati, abbiamo aumentato i posti a sedere da 270 a 352 unità creando un ulteriore soppalco per migliorare l’ospitalità. Garantiamo occupazione a 80 persone. L’apertura è assicurata anche la domenica con una piena candidatura perché la nostra presenza possa diventare motivo d’attrazione turistica lungo la storica via genovese, fondamentale collegamento tra il centro storico e Piazza della Vittoria” prosegue Marco Cambi.

Intanto, il Mog si è già aggiudicato il primo premio nella categoria “Nuove modalità dell’abitare e del produrre” all’interno del progetto “Urbanpromo Progetto Paese” nell’ambito del concorso dedicato alle trasformazioni urbane e al marketing delle città organizzato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit.

Tra gli operatori del Mog, la soddisfazione viene riassunta da Roberto Panizza. La sua famiglia guida l’attiguo ristorante “Il Genovese” approdato anche nella Piazza del Gusto. La sua esperienza nel settore gastronomico è amplificata dal successo del Campionato Mondiale del Pesto di cui Roberto Panizza è artefice assieme ad altri volontari del capoluogo: “Uno straordinario biglietto da visita per Genova e l’intera Liguria. L’ennesima dimostrazione che la città può essere attrattiva sotto molteplici aspetti. E tra i principali c’è la tradizione unita alla bontà dei nostri piatti”.

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