La frittata di carciofi è un grande classico della cucina ligure e non solo. Con alcune varianti è presente in molte altre cucine regionali ed è sempre buonissima. Ideale da servire come secondo piatto con una buona insalata o come antipasto, è un’ottima idea anche da portare in ufficio per la pausa pranzo o nello zaino durante le nostre passeggiate all’aria aperta. In Liguria, si utilizzano ingredienti tipici del territorio: carciofi spinosi di Albenga (detti anche Violetti), uova fresche, prezzemolo e maggiorana. Per non buttare via nulla, si ammolla la mollica di pane vecchio nel latte e si aggiunge nell’impasto con formaggio grattugiato. Noi oggi mettiamo il parmigiano ma un tempo si usava quello che si aveva a disposizione.
Ingredienti
- Carciofi 5
- Uova 5
- Panino (la mollica) 1
- Cipolla 1
- Parmigiano grattugiato 4 cucchiai
- Olio extravergine d’oliva, prezzemolo, maggiorana fresca, latte, sale e pepe q.b.
Preparazione
Pulire i carciofi, togliendo le brattee più esterne e dure. Tagliare a metà, levare la barba all’interno. Tagliare a fettine sottili e mettere in acqua acidulata con succo di limone per mezz’ora. Questo trucco non fa annerire i carciofi. Solitamente si usano anche i gambi, peraltro ottimi; occorre solo “sbucciati” fino a giungere all’anima tenera, tagliarli a piccoli cilindri e unirli ai cuori nell’acqua acidulata. In una padella antiaderente, soffriggere in olio evo la cipolla affettata. Dopo qualche minuto unire i carciofi. Salare, mettere poca acqua, coprire e far ammorbidire 10 minuti. Spegnere il fuoco e tenere da parte. Nel frattempo ammollare la mollica di pane nel latte. Tritare prezzemolo e maggiorana. In una ciotola sbattere le uova con il parmigiano, il trito di erbe aromatiche e il pane strizzato e sminuzzato con le mani. Aggiustare di sale e pepe. Poi unire i carciofi intiepiditi e mescolare. Scaldare la padella un po’ unta, versarvi il composto, distribuirlo uniformemente con l’aiuto di un cucchiaio o di una spatola. Coprire con il coperchio e far rapprendere la base della frittata. Poi girarla. Consiglio: con l’aiuto di una spatola in silicone, staccare delicatamente i bordi della frittata e farla scivolare in un piatto largo con molta cautela. Mettere sopra un secondo piatto, capovolgerla e farla scivolare nuovamente nella padella. Terminare la cottura. Asciugare con carta assorbente l’olio in eccesso e servire a fette, tiepida o a temperatura ambiente.
Renata Briano